Al termine della 15esima tappa della Vuelta a España il podio è targato Jumbo Visma con Sepp Kuss, Primoz Roglic e Jonas Vingegaard. “Qualcuno potrebbe dire che la Vuelta è monotona – sostiene Stefano Garzelli a OA Sport – perché ci sono tre corridori della stessa squadra al comando, però è stata spettacolare e molto dura. La più dura degli ultimi 30 anni. Purtroppo, tatticamente è ferma perché questi tre stanno dominando con una gran squadra alle spalle, ma può succedere ancora qualcosa. La Vuelta in ogni caso mi sta piacendo”.
Una Vuelta che nonostante il predominio della Jumbo Visma non è ancora decisa e che può riservare delle sorprese, mancando ancora tre tappe molto impegnative, compreso l’arrivo in salita sull’Angliru. E, secondo Garzelli, quella con la mitica montagna “sarà la tappa più importante per decidere chi può vincere la Vuelta. Sull’Angliru la squadra non conta, contano solamente le gambe”. Tra l’altro, “Kuss ha fatto il Giro e Tour lavorando al meglio per Roglic e Vingegaard e ora potrebbe pagare nella terza settimana tutti gli sforzi fatti”.
E se Kuss rischia un calo di condizione, la sorpresa potrebbe arrivare da Vingegaard. “Ha una grande testa – sottolinea Garzelli, – la condizione potrebbe crescere, per ora è al 70%, non ha preparato la Vuelta ma si sta gestendo. In ogni caso io spero Kuss, perché se lo meriterebbe”.