CICLISMO

Vuelta, Davide Cassani elogia Ganna: "Una crono da leggenda"

L'ex CT Azzurro: "Roglic è il grande favorito, Vingegaard sta studiando per la doppietta Giro - Tour".

Getty Images

Nel suo corsivo su 'La Gazzetta dello Sport' Davide Cassani esalta la prova contro il tempo di Filippo Ganna e immagina i piani Jumbo-Visma, sia per la Vuelta, sia per il futuro di Jonas Vingegaard"Sapevamo che Filippo Ganna andasse forte, ma la vittoria di ieri alla Vuelta non era scontata. Ai Mondiali era stato fortissimo a cronometro e superlativo in pista, non ci sono più dubbi: il mix tra pista e strada è ideale per una sua grande condizione. Filippo si butta in volata, aveva rischiato di vincere contro Groves e venerdì solo una curva sbagliata l'ha relegato in nona posizione. La crono di Valladolid è una delle più belle della sua vita, lo comprova la media (56 orari) e i battuti (il campione iridato e quello olimpico, Evenepoel e Roglic): a memoria nessuno ha saputo mantenere una media così alta in una crono di 25 km".

Esce di classifica Jonas Vingegaard, che dovrebbe supportare Primoz Roglic a caccia del quarto sigillo spagnolo: "Su percorsi del genere Filippo in forma è imbattibile, ma anche Remco è andato alla grande: ha guadagnato terreno sui rivali di classifica, 20" su Roglic, 1'02" su Vingegaard, 1'13" su Kuss; il danese è stato il più deludente, non ha la condizione del Tour de France e potrebbe mettersi a disposizione della Jumbo-Visma. Non penso Kuss possa mantenere la Maglia Rossa sino a Madrid, ha corso Giro d'Italia e Tour de France, sentirà un minimo la fatica, no? Roglic, che sta andando forte, è il grande favorito: Evenepoel è nella morsa di tre assi nei finali delle tappe decisive, quando ti ritrovi da solo, anche se si parla di uno sport individuale, non è facile vincere. Roglic può sfruttare il lavoro di Kuss e di Vingegaard su Angliru e Tourmalet".

Il due volte vincitore del Tour de France ha in mente la doppietta d'altri tempi e questa Vuelta odora di test: "A mio parere Vingagaard è alla Vuelta per tarare la tenuta in due Grandi Giri ravvicinati. La sua squadra è la più organizzata, tutto è studiato e approfondito e i risultati si vedono: ogni corridore sa come allenarsi, cosa e quando mangiare: tra Tour de France e Vuelta sono passate cinque settimane, tra Giro d'Italia e Tour de France ci saranno cinque settimane. Vingegaard porterà così a casa dati e sensazioni fondamentali per studiare la futura doppietta, non è importante vedere come reagisce in gara il fisico, ma sapere cosa fare e come allenarsi nello spazio che c'è tra le corse".

 

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