E' il grande giorno di Luca Banchi, migliore Coach (con la Lettonia quinta) ai Mondiali conclusi un a settimana fa, che inaugura il nuovo corso della Virtus Bologna, la cui strada si è separata da Sergio Scariolo.
Patron Massimo Zanetti spiega i motivi che hanno portato alla scelta del teecnico grossetano e si leva più di un sassolino dalla scarpa, nei confronti dei media e dello stesso allenatore bresciano: "I tifosi volevano Banchi, migliore allenatore dei Mondiali, e ho accantonato l'ipotesi Walter Raffaele; quando l'ho contattato, è stato entusiasta di venire alla Virtus Bologna, allenarla deve essere un onore. E' la squadra più tifata in Italia, ha addirittura più tifosi di alcune squadre calcistiche; mi è dispiaciuto rompere con Sergio Scariolo, l'ho difeso strenuamente. Ha incontrato Real Madrid e Toronto quando era sotto contratto, come fossimo una squadra di Serie B, ma ha costruito una squadra molto forte, assieme a Paolo Ronci. Ci sono Smith, Dobric, Polonara, Dunston e Cacok, Mascolo, Menalo: rispetto un anno fa è andato via solo Teodosic, ma lui e Belinelli (cheho rinnovato) per Scariolo erano vecchi e hanno giocato poco in autunno; ho reintegrato Lundberg, considerava finito Hackett. Mi infastidisce che ci abbiano considerato una società di straccioni, ma abbiamo il secondo budget dopo Milano, che ha altri obiettivi; è definito dall'Eurolega e ricordo investiamo nella pallacanestro femminile, che abbiamo riportato in A1: da quando sono arrivato, grazie all'amico Alberto Bucci, abbiamo vinto trofei e disputato finali; è entrato in società un grande imprenditore, ma se qualcuno si stanca sono qua e tutto ritorna come prima".
Prende infine la parola Luca Banchi, che ha vinto lo Scudetto con l'Olimpia (mentre quello con la Mens Sana è stato revocato): "Sono emozionato e soddisfatto di intraprendere questa avventura con una squadra così prestigiosa; c'è una tempistica anomala, ma sarà una bella sfida. Voglio dare impulso a questo gruppo, ho l'esperienza per capire di lavorare prima nei binari tracciati da Scariolo e poi di mettere la mia firma in calce: non devo essere un 'rallentamento' nel progetto perché non ho scelto i giocatori, o non li ho allenati durante la mia carriera. Non è possibile pensare a una Virtus che non punti a grandi traguardi, vogliamo appassionare un grande pubblico".