“A Parigi andiamo per conquistare tre medaglie in tre discipline sia al maschile che al femminile: quartetto, omnium e madison”. Parola di Marco Villa. Il responsabile del settore pista della nazionale italiana di ciclismo ha affrontato con OA Sport la situazione del movimento italiano e delle prospettive per le Olimpiadi di Parigi 2024.
Tra gli uomini il faro è rappresentato dal quartetto dell’inseguimento, che da due anni manca l’appuntamento con la maglia iridata. Risultato per cui Villa non è affatto preoccupato, in quanto “lo scorso anno abbiamo gestito male la finale ma eravamo lì”, mentre “quest’anno eravamo in emergenza: Consonni non stava bene, Milan non aveva ancora recuperato bene dal Giro d’Italia”. L’importante per lui è che “in finale ci siamo sempre stati”, ma riconosce che “all’anno olimpico ci dobbiamo arrivare più freschi”. Per quanto riguarda le donne, invece, la mancanza di risultati è da attribuirsi, secondo Villa, agli infortuni importanti di Guazzini e Balsamo “che sono stati determinanti in questa stagione” e alla poca competitività di Letizia Paternoster a cui “è mancato il non aver corso per tanto tempo quel tipo di gara. Correre su strada serve assolutamente, ma deve fare di più la pista perché sono sforzi diversi”.
“C’è un gruppo di sei/sette atlete: Balsamo, Guazzini, Fidanza, Paternoster, Alzini, Barbieri e la Consonni – ha poi continuato –. Il gruppo di lavoro è questo e ci lavorerò sino a ridosso delle Olimpiadi, sia con le donne che con gli uomini”.