TENNIS

Tennis, Vagnozzi garantisce: "Sinner arriva bene al RG"

Ha parlato Simone Vagnozzi coach dell'altoatesino

Getty Images

Simone Vagnozzi, coach di Jannik Sinner ha parlato a tutto tondo a Corriere dello Sport.

Focus della chiacchierata la condizione dell'altoatesino in vista del Roland Garros.

"Jannik arriva bene al Roland Garros. Il torneo di Roma non è andato come avremmo voluto, ma le sconfitte a volte, se ben interpretate, possono essere molto utili. Il match perso al Foro contro Cerundolo, per qualcuno, sembra aver cambiato il giudizio sull’intera stagione di Jannik. Allo stesso tempo Rune, che è un signor giocatore, viene considerato all’improvviso nettamente superiore. Se analizziamo però i punti conquistati nel 2023, e dunque la posizione della “Race to Turin”, Sinner è davanti al danese. Il nostro obiettivo dichiarato di inizio anno non è cambiato: arrivare tra i primi otto della Race per partecipare alle ATP Finals. Oggi è numero 5. Ovviamente non andiamo ai tornei accontentandoci di raggiungere i quarti o la semifinale, ma il percorso è lungo e le sconfitte fanno parte del processo di crescita. Se vissute e analizzate nel modo giusto, come per il match perso a Roma con Cerundolo, possono essere importanti".

Sulla rivalità con Alcaraz ha poi detto: "La differenza è che Alcaraz è numero 1 del mondo. Jannik ha il tennis per giocarsela con tutti e quest’anno, tranne nella finale di Miami a cui è arrivato un po’ “cotto”, lo ha dimostrato. Carlos ha già vinto tanto e, seppur più giovane di Sinner, ha palesato una maggiore esperienza nelle fasi finali dei grandi tornei".

Infine un pensiero su Medvedev: "Sta semplicemente giocando meglio in assoluto, anche sul veloce l’ho trovato più forte. Ora ha più voglia di sacrificarsi e quindi sulla terra battuta ha iniziato a vincere e a convincere. Sarà banale dirlo, ma ogni match a questo livello è difficile e riserva delle insidie. Nadal e Djokovic ci hanno abituato male. I mostri sacri non perdevano praticamente mai. Invece oggi le sconfitte arrivano per tutti, è questa la normalità. Sono sicuro che anche nei primi turni qui a Parigi arriveranno sorprese".

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