Matteo Arnaldi è uno degli azzurri impegnato con la Coppa Davis di Bologna.
Dopo l'ottimo rendimento a NY il 22enne si prepara a vestire la maglia azzurra e ne ha parlato a Gazzetta dello Sport.
«È successo tutto in fretta, ma è un lavoro partito da lontano insieme al mio team e al coach Alessandro Petrone. C'è ancora tantissima strada da fare ma giocare gli ottavi di uno Slam contro Alcaraz ed essere convocato in Davis li considero come due riconoscimenti che mi danno la spinta a impegnarmi sempre di più per mettere più ingredienti possibili nel mio tennis».
E sulle partite di Bologna di Davis, aggiunge: «Già essere stato chiamato è un sogno, un’emozione incredibile. È una delle tante prime volte che ho avuto dall'inizio della stagione e mi rende molto felice. Poi, arrivare in gruppo è stato emozionante».
Non manca una domanda sulla situazione che si è venuta a creare con Fabio Fognini. «Non sta a me commentare. A volte sono anche i social ad amplificare tutto quello che succede. E non parlo solo della Davis. Io e Jannik ci conosciamo bene e se non è qui è perché l'ha concordato con il capitano. Siamo un bel gruppo unito, non è solo un modo di dire».