CICLISMO

Petacchi: “Nel 2024 non mi aspetto grandi vittorie da un italiano”

L’ex professionista punta su Bagioli che “può dire la sua nelle corse di un giorno”

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Che stagione sarà il 2024 per il ciclismo italiano? Ha provato a rispondere a questa domanda Alessandro Petacchi a OA Sport. “Tra gli italiani quest’anno abbiamo visto qualche giovane interessante ma è ancora troppo presto per capire se diventeranno dei grandi campioni” ha affermato l’ex professionista oggi commentatore tecnico per Rai Sport.

In volata attesa ancora per Jonathan Milan (“Quello che ha fatto al Giro ci ha fatto più che piacere e aggiustando alcune cose, come ad esempio prendere le misure nel gesto atletico, potrà dire la sua”), ma anche per Alberto Dainese (“Credo possa fare bene anche approdando in una squadra come la Tudor che avrà un treno a sua disposizione che lo metterà nella condizione ideale e lì capiremo che cosa potrà fare”).

Per le classiche c’è attesa per Andrea Bagioli (“È un corridore che mi è sempre piaciuto e ha delle qualità buone, è giovane e può secondo me dire la sua nelle corse di un giorno. Ha uno spunto veloce e oggi è importante perché arrivare da soli è per pochi. Questo è quello che ho visto, vedremo cosa farà nei prossimi anni”), ma Petacchi punta anche su Lorenzo Milesi (“Per il corridore che è e per il Mondiale che ha fatto anche su strada, lo vedo bene nelle corse del Nord oppure potrebbe andare a caccia di qualche successo di tappa”).

Per le corse a tappe, invece, l’attenzione è posta su Antonio Tiberi (“Al momento non lo vedo pronto per fare classifica, è ancora lontano. È da un po’ che lo aspettiamo, speriamo che già dalla prossima stagione ci farà vedere qualcosa. Bisognerà anche capire quali saranno i suoi obiettivi, ma comunque procederei per gradi”), Giulio Pellizzari (“Ha delle buone qualità soprattutto in salita, in discesa deve migliorare. Non è veloce ma è uno scalatore puro, è un bel corridore giovane bisognerà vedere come evolverà nelle prossime stagioni. La base c’è e lo ha dimostrato”), Giulio Ciccone (“È stato bravissimo a presentarsi al Tour in ottima forma e vincere anche la maglia a pois. Giulio può vincere qualche tappa in un Grande Giro. Ha nelle gambe anche qualche breve corsa a tappe, forse per un Grande Giro gli manca qualcosa potrebbe puntare ad una top10 ma a quel punto sarebbe forse meglio puntare alle tappe”) e Filippo Zana (“Può avere i suoi spazi ma è un ottimo compagno di squadra che si spende per i compagni. Deve pensare in grande e questo è il primo step per fare quello successivo, è ancora abbastanza giovane e spero che possa dire la sua nei prossimi anni”).

Petacchi è però certo di una cosa: “Non mi aspetto una grande vittoria da nessun italiano, sarebbe una grande sorpresa per tutti. Se dovesse andare tutto bene e che sia al 100% della condizione potrebbe sparare un buon colpo Bagioli, ma trova corridori che sono dei fuoriclasse”.

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