CICLISMO

Magrini: “Per il 2024 punto su Milesi e Marcellusi”

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La stagione del ciclismo su strada è alle ultime battute. E Riccardo Magrini, intervistato da OA Sport, ne approfitta per fare una panoramica generale sul movimento. A partire dal Lombardia, in occasione del quale “c’era tanta attesa per questo scontro tra titani con Evenepoel, Roglic e Pogacar. Non sono state disattese le aspettative, trovando sul percorso anche altri corridori che si sono distinti, come Vlasov e Bagioli” e un Pogacar capace di vincere “in un modo diverso rispetto alle sue capacità, andando via in discesa”.

E proprio il Lombardia, insieme al Gran Piemonte e alla Coppa Bernocchi hanno rivelato Biagioli, su cui il commentatore di Eurosport aveva puntato già da inizio stagione, rispettivamente con un secondo, primo e terzo posto. “Ha tutte le caratteristiche per essere un corridore da Classiche – sottolinea – adesso serve la continuità per dimostrarlo”. E dopo il posizionamento nella top20 della Vuelta, attenzione anche su Antonio Tiberi, altro ad essere tenuto d’occhio da Magrini. “È un corridore ancora tutto da scoprire, ha fatto bene nel suo ruolo di gregario. Da gregario a capitano cambia tantissimo. Aspettiamo e vediamo cosa verrà fuori” afferma. E dovendo fare due nomi per il 2024 punta su Milesi (“può fare bene l’anno prossimo”) e Marcellusi (“mi piace, ha delle buone qualità”).

A preoccuparlo è, invece, il futuro del ciclismo italiano considerando l’attuale base. “Per cambiare qualcosa – avverte – bisogna partire dalla base, Salvoldi (il CT della nazionale juniores, ndr) sta facendo un bel lavoro, ma fa il selezionatore. È preoccupante la situazione del settore giovanile di base, mancano le competenze e il dialogare con i ragazzi”.

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