Il dirigente del club pugliese parla ai microfoni di Calcio Lecce: “Pur sapendo che confermarsi in Serie A raggiungendo l’obiettivo straordinario della salvezza è molto molto difficile, quello che ci aspettavamo era essere una squadra all’altezza”
Pantaleo Corvino, direttore dell'area tecnica del Lecce, ha rilasciato alcune dichiarazioni a “Calcio Lecce” al termine dell’evento “Protagonista del tuo futuro”.
"Il giudizio parziale combacia con ciò che ci potevamo aspettare. Pur sapendo che confermarsi in Serie A raggiungendo l’obiettivo straordinario della salvezza è molto molto difficile, quello che ci aspettavamo era essere una squadra all’altezza di lottare per un obiettivo quasi impossibile e queste nove giornate ci stanno dimostrando che lo siamo. L’importante è non smarrire questa strada restando sempre determinati e concentrati come stiamo facendo, nella consapevolezza che raggiungere l’obiettivo quest’anno è ancora più difficile” dichiara il dirigente del club pugliese.
Prosegue poi Corvino parlando del gol di Piccoli, su assist di Sansone, contro l’Udinese: “Quello che ho pensato è la stessa cosa che ho pensato ad inizio di stagione. Dopo un solo anno di Serie A, con due soli mercati alle spalle da matricola, non è semplice essere all’altezza, è difficile e complicato. Questo è stato il terzo mercato di Serie A, il quale ci dimostra che più andiamo avanti e più riusciamo ad essere competitivi per l’obiettivo che ci prefissiamo. Essere sempre più competitivi vuol dire non avere solo un undici all’altezza, ma anche risorse dietro agli undici che dimostrano di essere al livello di quelli che scendono in campo di domenica in domenica come titolari. Sansone e Piccoli hanno dimostrato questo, ovvero si sono fatti trovare pronti dimostrando qualità all’altezza di chi è partito dall’inizio”.
Per quanto riguarda D’Aversa: “Chi pensa che D’Aversa sia una sorpresa sbaglia. Per me non lo è, quando l’ho preso speravo solo si riconfermasse. Ha dimostrato già in passato di essere un allenatore importante per la Serie A, lo si è visto a Parma. Quindi la scelta di portarlo in giallorosso non è stata una scommessa ma una scelta ponderata e voluta. Sapevamo che D’Aversa poteva darci molto. È un tecnico da Serie A”, riporta Tuttomercatoweb.