BASKETBALL

Holland (Hapoel): dopo la Russia, Tel Aviv

Il cestita portoricano si trova ancora una volta in un Paese in guerra. “In Russia non sentivi davvero la guerra, qui ci sono bombardamenti”

gettyimages

Prima la guerra in Russia, poi quella in Israele. John Holland negli ultimi due anni si è trovato a essere sempre nelle zone più calde della Terra. Quando è scoppiata la guerra tra Russia e Ucraina giocava con l’Unics Kazan, mentre oggi è a Tel Aviv dove veste i colori dell’Hapoel.  

“Questa è la seconda guerra che vivo. Ero in Russia quando hanno invaso l’Ucraina, ma è stato un po’ diverso perché non la sentivi davvero, a parte il calo del prezzo del rublo e cose del genere. Lì non ho sentito le bombe come qui. Ci sono bombardamenti, un’atmosfera pazzesca. Abbiamo sentito molti allarmi che ci segnalavano di correre verso il rifugio. Le strade sono quasi vuote e puoi sentire le bombe. È una cosa inquietante, non sto scherzando” afferma il cestita statunitense con cittadinanza americana in un video su Instagram.

Con l’attacco di Hamas le squadre hanno dato ai giocatori stranieri delle proprie formazioni la possibilità di lasciare Israele. Ma il 34enne non sa ancora cosa farà: “Mi sto solo documentando per affrontare ogni evenienza, ma al momento mi sento relativamente al sicuro” ha dichiarato via social.

Informativa ai sensi della Direttiva 2009/136/CE: questo sito utilizza solo cookie tecnici necessari alla navigazione da parte dell'utente in assenza dei quali il sito non potrebbe funzionare correttamente.