ATLETICA

Ginnastica, la verità della Maccarani

La sentenza sportiva di venerdì 29 settembre l'ha scagionata dalle accuse di violenze psicofisiche e abusi e l'ha ammonita

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Emanuele Maccarani, allenatrice milanese delle Farfalle della ritmica parla a Gazzetta dello Sport e lo fa dopo la sentenza sportiva di venerdì 29 settembre che 'ha scagionata dalle accuse di violenze psicofisiche e abusi e l'ha ammonita.

«In caso di sanzioni - spiega in vista delle Olimpiadi del 2024 - avrei potuto lasciare, mi ero presino preoccupata di garantire un aiuto tecnico per farle andare avanti, ma per fortuna non è servito. Sono entusiasta, come loro, di puntare all'obiettivo olimpico insieme, con il lavoro che andremo a fare.

E per quanto riguarda gli esercizi, ci sarà un riferimento alla vicenda giudiziaria.: «Uno in particolare ha anche fare con l'essenza dell'atleta di fronte alle difficoltà e alle sofferenze, Vorrei concludere al più presto le composizioni per permettere alle ginnaste di prepararsi ni giusti tempi all'evento clou. Tolta la pressione della qualifica, sono carichissime per quello che le aspetta».

Poi sulla sua assoluzione: «Le due denuncianti hanno manifestato un loro malessere, non un abuso. Da qui la mancanza di sanzioni. Ma per molti è stato più semplice soffermarsi sull'arringa del procuratore Rossetti e quel suo "eccesso d'affetto"...».

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