Lo schiacciatore di origine cubana, assente un anno fa nell'ultimo atto dei Mondiali vinti dagli Azzurri, determinerà il risultato: Fefè De Giorgi studia le mosse per contenerlo e conquistare l'ottavo alloro continentale.
Tra l'Italia di Fefè Giorgi e il terzo alloro in due anni c'è l'ostacolo più duro, la Polonia di Nikola Grbic. Entrambe le squadre arrivano all'ultimo atto da imbattute: sette successi e quattro set persi ciascuna, l'Italia contro Germania nel Girone e contro i Paesi Bassi nei quarti di finale (un duplice 3 a 2), la Polonia contro gli stessi Paesi Bassi (nella Pool iniziale), Belgio, Serbia e Slovenia (eliminazione diretta, valicata sempre 3 a 1).
Questi i sestetti che daranno alle 21,00 il via alla finale continentale numero dodici degli Azzurri, a caccia del successo numero otto:
Italia - Giannelli-Romanò, Michieletto-Lavia, Galassi-Mosca, Balaso.
Polonia - Janusz-Kaczmarek, Leon-Sliwka, Huber-Kochanowski, Zatorski.
L'assenza al centro dell'infortunato Roberto Russo sarà sopperita ancora da Leandro Mosca: vale l'allarme rosso l'attacco ospite (cinque gli schiacciatori convocati per poter comporre la coppia in banda), con il 'perugino' Wilfredo Leon pericolo numero uno. Un anno fa lo schiacciatore di origine cubana, che talora è associato all'aggettivo 'incontenibile', non giocò la finale iridata che arrise agli Azzurri: la Polonia sogna il secondo Europeo dopo quello ottenuto nel 2009, dopo aver vinto nelle due ultime edizioni la medaglia di bronzo; stavolta lo spauracchio Slovenia è stato eliminato, sempre in semifinale.
Fu la Svezia il primo avversario battuto in una finale degli Europei, era il 1989: il 3 a 1 di Stoccolma avviò la 'Generazione di Fenomeni', che si laureò tre volte consecutive Campione del Mondo e che inanellò altri due Europei (Paesi Bassi superati sia a Turku sia ad Atene); dopo aver sconfitto nel 1999 la Russia a Vienna, fu doppietta (2003-2005) tra Berlino e Roma contro Francia e Russia. E' stata proprio Katowice a interrompere il digiuno Azzurro grazie alla rimonta sulla Slovenia. Quattro infine le volate perse: nel 1991 contro l’Unione Sovietica, nel 2001 contro la Jugoslavia, nel 2011 contro la Serbia e nel 2013 contro la Russia.