TENNIS

Coppa Davis, Volandri: “Dobbiamo essere uniti, tenerci per mano e dimostrare chi siamo”

Con assenze importanti il capitano azzurro schiera due new entry (Arnaldi e Vavassori) che danno comunque garanzie, pur ricordando che “qui bisogna subito buttarsi in mare e nuotare”

Getty Images

“Mai come questa volta dobbiamo essere uniti, tenerci per mano e dimostrare chi siamo”. Questa, come da lui dichiarato alla Gazzetta dello Sport, sarà l’indicazione che il capitano azzurro Filippo Volandri darà ai suoi ragazzi in vista della fase a gironi della Coppa Davis, in programma da mercoledì 13 a domenica 17 settembre impegnata alla Unipol Arena di Bologna e nella quale l’Italia affronterà Canada, Cile e Svezia.

Una Coppa Davis in cui l’avvicinamento non è stato semplice a causa delle polemiche di Fognini per la sua esclusione, alla rinuncia di Sinner fisicamente in difficoltà dopo l’incontro con Zverev agli US Open (“Abbiamo parlato anche con Vagnozzi e deciso di preservare l'atleta. Io valuto il suo comportamento da quando sono capitano, e Sinner è stato spesso disponibile. Le critiche del suo rapporto con la nazionale sono eccessive”), l’infortunio di Berrettini (“Ora lasciamolo respirare, se starà bene e passeremo il turno speriamo di ritrovarlo a Malaga”).

A gareggiare in Coppa Davis ci saranno così Musetti, Sonego e Bolelli ai quali Volandri ha affiancato due new entry, Arnaldi (“Lo seguiamo dai tempi di Tirrenia. Con Petrone ha fatto grandi progressi e quest'anno è cresciuto tanto. L'esordio in Davis è sempre delicato, la maglia azzurra pesa tanto, in altre occasioni avremmo pensato a un esordio più soft. Qui invece bisogna subito buttarsi in mare e nuotare”) e Vavassori (“Mi dà tante opzioni di doppio: sta giocando bene con Bolelli, ha vinto anche con Sonego. Nel caso possiamo anche schierare il duo Musetti-Sonny”).

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