ATLETICA

Caso Maccarani, rese note le motivazioni del Tribunale

Dichiarato il perché della sentenza che ha portato all'ammonizione all'allenatrice delle Farfalle

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L'allenatrice delle Farfalle, Emanuela Maccarani, era stata ammonita per il caso legato ai suoi metodi di allenamento dopo le denunce delle atlete Nina Corradini e Anna Basta. Il Tribunale della Federginnastica ha reso note le motivazioni della sentenza: "Si ritiene che le espressioni utilizzate - ancorché offensive - non siano state mosse dall'intenzione di arrecare danno, ma al fine di incitare le atlete ed ottenere un maggior impegno negli esercizi".

L'allenatrice della Nazionale di ginnastica ritmica era finita a processo sportivo per "aver adottato metodi di allenamento non conformi ai doveri di correttezza e professionalità ponendo in essere pressioni psicologiche e provando in alcune ginnaste l'insorgere di disturbi alimentari e psicologici". L'ammonizione era poi arrivata "per aver pronunciato, in più occasioni, espressioni inadeguate nei confronti delle atlete nel corso degli allenamenti".

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