CALCIO INTERNAZIONALE

Tottenham, Conte sbotta: "Giocatori senza cuore, non si vince mai qui"

Il tecnico degli Spurs dopo il 3-3 contro l'ultima in classifica: "Il problema รจ che abbiamo mostrato di non essere una squadra".

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Dopo il pareggio per 3-3 (nonostante il vantaggio per 3-1) del Tottenham contro il Southampton, ultimo in Premier League, Antonio Conte in conferenza stampa è esploso dando sfogo a tutta la propria rabbia: "Il problema è che abbiamo mostrato di non essere una squadra. Siamo 11 giocatori che vanno in campo, io vedo giocatori egoisti, che non vogliono allenarsi e non mettono il cuore".

"Penso che sia il momento giusto per parlare perché questa performance per me è inaccettabile - continua Conte -. Credo sia meglio entrare nel merito, non siamo una squadra. Siamo 11 giocatori che scendono in campo. Vedo giocatori egoisti, giocatori che non vogliono aiutarsi a vicenda e non mettono il cuore. Prima di oggi ho cercato di nascondere la situazione e migliorare la situazione con le parole. Al di là tattica e tecnica, bisogna avere il desiderio, il fuoco negli occhi, nel cuore. Bisogna averlo in ogni momento. Siamo peggiorati sotto questo aspetto rispetto alla scorsa stagione. Quando non sei una squadra non puoi migliorare".

Conte ne ha anche per la proprietà: "La società ha la responsabilità sul mercato, l'allenatore ha la responsabilità. Ma i giocatori, dove sono i giocatori? Vedo solo 11 giocatori che giocano da soli. Ora mancano 10 partite e se qualcuno pensa che possiamo lottare con questo atteggiamento, con questo spirito... Per cosa dobbiamo lottare? Per il settimo o l'ottavo posto? Non sono abituato a lottare per questo. È responsabilità di ognuno. Qui non sono abituati. Non giocano per qualcosa di importante. Non vogliono giocare sotto pressione, non vogliono giocare sotto stress. La storia del Tottenham è questa da 20 anni, non hanno mai vinto qualcosa. Perché?".

"Ho visto gli allenatori che ha avuto il Tottenham in panchina fin qui. Se vogliono continuare così, possono anche cambiare l'allenatore, tanti allenatori, ma la situazione non può cambiare. Credetemi", ha concluso Conte.